La Regione protagonista a Bruxelles per consolidare l’intesa dei ‘Quattro motori d’Europa’ (Lombardia, Baden-Württemberg, Catalogna, Alvernia Rodano-Alpi) anche sul tema dell’intermodalità e del trasporto merci su rotaia.
Oggi, presso la sede della Regione Lombardia a Bruxelles, si è svolto un vertice con i rappresentanti Ue delle regioni che compongono l’alleanza: per la Lombardia è intervenuta in collegamento l’assessore regionale alle Infrastrutture e Opere pubbliche, Claudia Maria Terzi.
“Stiamo intensificando la collaborazione – ha sottolineato Terzi – con Regioni europee analoghe alla Lombardia dal punto di vista economico-produttivo e sociale, condividendo l’obiettivo di potenziare il trasporto merci su ferro e implementare le infrastrutture ferroviarie e intermodali lungo i corridoi Ten-T. Il ruolo delle Regioni dovrà essere sempre più centrale rispetto alla programmazione degli interventi e all’interlocuzione con l’Unione europea”.
“Lavoriamo – ha proseguito Terzi – per ridurre l’impatto ambientale delle attività di trasporto merci ed efficientare la connettività tra i territori: sviluppare l’intermodalità e la logistica sostenibile è il requisito fondamentale per mantenere e accrescere la competitività dei ‘Quattro motori d’Europa’, anche considerando l’importanza delle esportazioni per l’economia lombarda”.
“Negli anni come Regione Lombardia – ha evidenziato Terzi – abbiamo attivato l’incentivo del Ferrobonus regionale per agevolare il passaggio delle merci dalla strada alla ferrovia. E abbiamo strutturato cabine di regia sulla logistica con le altre Regioni del Nord per incidere nella programmazione nazionale degli interventi necessari a togliere i cosiddetti ‘colli di bottiglia’ infrastrutturali. Il dialogo fattivo con altri enti e realtà europee e nazionali è alla base del nostro impegno”.
All’incontro ha presto parte anche Ferrmed, l’associazione europea di categoria della filiera logistica multimodale. Nel settore della logistica in Lombardia operano oltre 18.000 imprese che danno lavoro direttamente o indirettamente a oltre 90.000 persone.